È bene che tu conosca quali sono i tanti diritti in tuo favore in casi di truffe subite. Gli istituti di credito non te lo diranno, ma la Unione Europea si.
La percezione delle persone nei confronti delle banche non sempre è positiva. Tra interessi, requisiti per accendere un mutuo e proposte in ambito finanziario, a volte la sensazione di essere stati non tanto truffati, ma quanto meno usati per fare cassa, può sorgere. Così come può farsi largo l’idea di non essere granché tutelati da questo o da quell’istituto di credito. È per questo che l’Unione Europea ha reso operative delle norme a protezione dei correntisti.

Norme ritenute evidentemente necessarie e che hanno lo scopo di fornire sostegno massimo in casi controversi, nei quali i correntisti stessi possono correre il rischio di perdere parte o addirittura tutti quanti i loro risparmi. La Commissione Europea ha fatto passare la direttiva chiamata Payment Services Regulation, alla quale sono connesse diverse norme in favore dei correntisti per quanto concerne i servizi di pagamento. E nel caso in cui tu rimanga coinvolto in una brutta faccenda con la tua banca, avrai tutto il diritto di farlo presente alla stessa.
Payment Services Regulation, che cos’è
La cosa interessa le già citate banche ed anche tutti quanti gli operatori di servizi di pagamento attivi nell’Unione Europea. Il nuovo corpus di regole emanato da Bruxelles obbliga questi soggetti ad attivare delle ulteriore misure di sicurezza contro le frodi e le operazioni non autorizzate che porteranno a perdite per i loro clienti. Se un correntista dovesse accorgersi di avere subito un furto sul proprio conto, le istituzioni finanziarie avranno l’obbligo di rimborsare il loro cliente, qualora ci siano delle condizioni di compatibilità per farlo.

È chiaro che anche il buonsenso individuale fa la differenza, e quindi il rimborso dalla banca non è automatico ma deve comunque rispondere a certe specifiche ben precise. Fatto sta che questo nuovo regolamento fa si che abbia luogo una tutela rafforzata, con gli istituti di credito che avranno una accresciuta responsabilità diretta. Quest’ultimi dovranno fornire delle nuove misure di protezione e potenziare quelle esistenti.
Ad esempio, il Payment Services Regulation cita dei casi specifici, come il controllo automatico della corrispondenza tra il nome del beneficiario e l’IBAN/conto corrente: se i dati non coincidono, la transazione deve essere rifiutata. Oppure una migliore autenticazione, chiamata Autenticazione forte del cliente (Strong Customer Authentication – SCA) per le operazioni sensibili quali bonifici, pagamenti online e simili.
Obiettivo: tutelare e facilitare la vita ai correntisti
Andrà facilitato anche l’accesso a blocchi temporanei sulle transazioni sospette. Con la banca che avrà il compito di intervenire in merito per compiere delle necessarie verifiche. E più immediato dovrà essere anche l’agire per impostare soglie massime, limiti di spesa ed altri interventi di controllo del conto corrente.

Qualora la banca dovesse essere riconosciuta responsabile di non avere migliorato queste voci, in caso di truffa dovrà rimborsare il proprio cliente. La Commissione Europea è dell’idea che queste nuove norme saranno utili soprattutto in quelle situazioni nei quali i truffatori digitali riescono a raggirare gli utenti fingendo di essere il loro istituto di credito, con messaggi spam via mail e telefono.
E tutto ciò dovrà anche facilitare i pagamenti sul territorio della UE. Va comunque detto che già sussisteva la possibilità di chiedere dei rimborsi in caso di truffe subite. Qualora ovviamente sussistano le condizioni riconosciute, tra le quali una colpa non grave del correntista.





