Vuoi acquistare una super auto elettrica? Adesso è l’ora del bonus: scopri come rottamare il tuo vecchio mezzo.
Lo scorso 22 ottobre, è accaduto un qualcosa di sorprendente: in poche ore, furono erogati oltre 40mila bonus per acquistare vetture e veicoli commerciali a zero emissioni. A due mesi dal clicday, il 97% dei voucher risultato già validati.

Il 22 novembre, arrivò una seconda tornata per gli incentivi: stando alle direttive, dopo trenta giorni se i voucher non saranno associati ad un contratto di acquisto decadranno, con gli importi che tornano automaticamente nel fondo. “Criteri e modalità per la concessione di incentivi a fondo perduto previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza – Programma di rinnovo del parco veicoli privati e commerciali leggeri con veicoli elettrici”: questo è il decreto per chi desidera usufruire di un incentivo.
In questo 2025, sono stati esauriti tutti i 597 milioni messi a disposizione per questo programma. Per definizione, gli incentivi auto con rottamazione sono rivolti a persone fisiche e microimprese residenti in aree urbane funzionali (città con più di 50.000 abitanti). Il tetto massimo ISEE per accedere è stato fissato a 40mila euro. I nuovi incentivi sono legati all’acquisto di nuove auto elettriche di categoria M1 (fino a 8 posti), a fronte però di una rottamazione di un veicolo con classe ambientale fino a Euro 5 detenuto da almeno 6 mesi e il mantenimento del nuovo veicolo per un minimo di due anni. Ma vediamo subito come funzionano questi incentivi,
Incentivi Auto, come rottamare la propria vettura per usufruire di un bonus: come funziona la piattaforma
Per usufruire degli incentivi statali, le richieste vengono gestite attraverso la piattaforma dedicata che consente la registrazione dei beneficiari, dei venditori aderenti all’iniziativa e la generazione dei bonus. Questo contributo viene erogato sotto forma di sconto diretto e non è cumulabile con altri bonus.

I venditori aderenti hanno 30 giorni per validare la pratica e hanno l’obbligo di consegnare i mezzi usati ad un demolitore entro e non oltre 30 giorni dalla data di ricezione del veicolo. Devono anche provvedere alla documentazione, con la richiesta di cancellazione di demolizione che non deve mancare: questi veicoli non possono più essere messi in circolazione. Forse in pochi lo sanno, ma possono aderire agli incentivi sia le persone fisiche che le microimprese. Le persone fisiche possono richiedere solo un bonus statale per famiglia, devono avere un reddito ISEE fino a 30mila euro (incentivo di 11mila euro) o di 40mila euro (sconto di 9mila euro). Possono fare richiesta per l’acquisto di auto elettriche fino a 35mila euro e devono rottamare un veicolo termico Euro 5 o meno. Bisogna infine essere residenti in aree urbane funzionali.
Le microimprese possono chiedere al massimo due bonus e possono fare domanda per l’acquisto fino a 2 veicoli commerciali elettrici a emissione zero destinati al trasporto merci (categorie N1 e N2, fino a 12 tonnellate). Il contributo è pari al 30% del valore del mezzo, con un tetto massimo di 20mila euro. Il fatturato dell’impresa non deve superare i 2 milioni di euro e la sede legale deve trovarsi in area urbana con almeno 50mila abitanti.

Per presentare la domanda, bisogna collegarsi alla piattaforma Sogei: nel menu in alto, si sceglie poi il tipo di bonus: per persone fisiche o per microimprese. Fatto l’accesso con Spid o con Cie, si potrà procedere con la richiesta del bonus. Sul portale, verranno richieste le autocertificazioni per il possesso dei requisiti come la residenza in un’area urbana funzionale. Lo sconto va usato nella concessionaria scelta entro 30 giorni, altrimenti sarà annullato. Avere l’ISEE aggiornato è quindi importantissimo per avere bonus ed incentivi: il Governo, a seconda delle varie soglie, stabilisce il valore.





