Pesce contaminato da parassiti nei supermercati italiani: lo mangiano soprattutto i bambini

Pesce contaminato venduto nei supermercati italiani: occorre fare attenzione, comporta dei seri rischi di salute, specie per i più piccoli.

Una ricerca in laboratorio ha scoperto una pesante contaminazione di Anisakis, il parassita che colpisce i pesci. In particolare, lo studio approfondito su un tipo di pesce ha fatto emergere una contaminazione scioccante, con il 100% del prodotto ittico contaminato. Nemmeno un campione si è salvato dalla contaminazione. Qual è il pesce coinvolto?

Parassiti del pesce
Pesce contaminato da parassiti – csa.cs.it

Parliamo del nasello europeo, un pesce nutriente ampiamente consumato, il quale ha evidenziato una contaminazione totale da parassita Anisakis. Un serio problema, poiché rappresenta un pericolo per l’uomo, con un rischio concreto se non si rispettano le corrette procedure di abbattimento del pesce. I dati dello studio.

Nasello europeo contaminato al 100% dal parassita Anisakis, i rischi che si corrono

Il nasello europeo, nome scientifico Merluccius merluccus, è un pesce apprezzato in tavola, inserito dai nutrizionisti nelle diete sane, indicate soprattutto per i più piccoli. Un pesce nutriente e leggero, anche molto tenero, ora finito al centro dell’attenzione per via di una contaminazione scioccante, mai registrata così elevata, tanto da coinvolgere il 100% dei campioni portati in laboratorio.

Si tratta di un rischio elevatissimo per la sicurezza alimentare, portato all’attenzione da una ricerca pubblicata sulla testata Food and Waterbone Parasitology. Tutti i campioni analizzati in laboratorio sono risultati contaminati, infestati dalle larve di Anisakis. La ricerca è stata condotta dagli scienziati portoghesi dell’Università di Porto, su campioni di nasello europeo pescato lungo la costa meridionale dell’Irlanda.

Fette di nasello
Nasello da cuocere – csa.cs.it

Su ogni esemplare sono state rilevate in media oltre 700 larve di Anisakis, nel 90% dei casi sono state riscontrate tracce di Anisakis simplex, ossia la specie più pericolosa e causa di intossicazioni alimentari. È l’intossicazione da pesce più generica in Europa. Inoltre, sono stati rilevati anche altri parassiti della specie Anisakis, meno pericolosi, in tutto il tessuto muscolare dell’animale.

Contaminazione da Anisakis, il parassita pericoloso per l’uomo: attenzione al pesce al supermercato

La zona più contaminata è risultata essere la zona addominale, con il ventre del pesce infestato da larve. Il nasello è particolarmente soggetto a infestazione da parte di questo parassita. Essendo un predatore, infatti, questo pesce si nutre di altri pesci più piccoli, come aringhe o sgombri, oppure di gamberetti, spesso infestati da Anisakis, quindi assorbendolo di conseguenza.

Le larve poi si accumulano nell’organismo e vi restano per l’intera vita del pesce. Il pesce pescato nell’Oceano Atlantico settentrionale è a minore rischio contaminazione rispetto al pesce pescato nel Mar Mediterraneo. L’Anisakis è un parassita lungo 3 cm e che infesta tutti gli abitanti delle acque profonde, anche balene, delfini, orche, foche, animali che poi espellono le larve attraverso le feci, le quali poi vengono ingerite da altri pesci e crostacei.

Nasello europeo cotto in padella con erbette
Nasello europeo in padella – csa.cs.it

Consumare pesce crudo è sempre un rischio, vista la diffusione capillare di questo parassita. L’Anisakis provoca infezioni gastrointestinali, dolori addominali, nausea, vertigini, diarrea, le larve possono perforare le pareti intestinali, aggravando la situazione, oppure scatenare reazioni allergiche.

Come difendersi? Prima di tutto, se si consuma nasello, occorre rimuovere il ventre e le sue viscere, dove si accumula la maggior percentuale di parassiti. Inoltre, il pesce deve essere somministrato sempre ben cotto. Tra l’altro, il pesce deve essere abbattuto correttamente, restando a -20 gradi per almeno 24 ore. Quando si acquista il pesce al supermercato o nei mercati, bisogna sempre assicurarsi che questo sia stato abbattuto correttamente.

Gestione cookie