App IO, ancora una volta arriva una novità che lascia di stucco gli italiani: ecco tutto quello che c’è da sapere.
Da qualche anno, per gli italiani, la Pubblica Amministrazione ha messo a disposizione uno strumento interessante per consentire un accesso immediato ai servizi pubblici per ogni singolo cittadino.
Attraverso questa straordinaria app, il cittadino può ricevere notifiche da enti pubblici come comuni, INPS e scuola, pagare multe, tasse, il bollo auto, la mensa scolastica per i propri figli sfruttando il pagoPA e gestire i documenti digitali come la tessera sanitaria o la patente digitale (quest’ultima funzionalità è in evoluzione).
Il processo Tributario Telematico ha fatto un altro passo importante verso la digitalizzazione della giustizia fiscale. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso disponibile sull’App IO un nuovo servizio denominato “Avvisi comunicazioni delle Corti di giustizia tributaria“. L’iniziativa ben si inserisce in linea con gli obiettivi del Piano Triennale per l’informatica nella PA 2024-2026. Il Dipartimento della Giustizia Tributaria, con una serie di progetti, ha avviato un percorso di evoluzione tecnologica finalizzato alla semplificazione delle interazioni con cittadini e professionisti.
App IO, ancora una grande novità: cosa cambia per gli italiani
Ogni giorno, arriva novità importanti per gli italiani che lasciano tutti a bocca aperta. Vediamo quindi cosa cambia per i cittadini dopo l’introduzione della stupefacente funzionalità.
Grazie al nuovo servizio, i cittadini ricevono sull’APP IO un messaggio di avviso relativo all’avvenuta consegna delle PEC contenenti gli avvisi di comunicazione di udienza, trasmessi delle segreterie delle Corti di giustizia tributaria tramite il sistema informativo della giustizia tributaria (SIGIT). L’avviso non sostituisce la semplice PEC, ma affianca il canale tradizionale con una notifica veloce sullo smartphone.
L’utilità del servizio è ovvia, soprattutto per chi gestisce un numero elevato di procedimenti: ricevere una notifica veloce sull’app può fare la differenza nella gestione quotidiana delle scadenze e dell’organizzazione dell’attività professionale. L’accesso al servizio è riservato però ai difensori associati alla casella PEC indicata nel ricorso, a condizione che siano collegati all’App IO e abbiano la funzione dei messaggi dell’app. Il messaggio riporta alcuni riferimenti come la data, l’ora di invio della PEC, la Corte di Giustizia tributaria competente, l’indirizzo PEC e i riferimenti di ruolo. Non vengono mostrati gli allegati, presenti soltanto sulla PEC.
Il servizio può essere abilitato automaticamente con la configurazione rapida proposta nella prima fase dell’installazione dell’App IO. In caso contrario, si può andare nell’opzione “Contattarti in app” e poi “Questo servizio può”: nell’area ci sono le opzioni per la gestione della notifica push. Entro il primo semestre 2026, sono attesi anche i messaggi di avviso relativi all’avvenuto invio delle PEC.
