Nuovo obbligo per i condomini: pesante tegola per proprietari ed inquilini

Proprietari e inquilini di alloggi in condominio farebbero bene a leggere: le cose non saranno più come prima. La gestione si fa più complessa.

Una nuova proposta di legge si appresta a cambiare le cose per proprietari e inquilini di alloggi in condominio. Prepariamoci a dire ufficialmente “basta” alla gestione delle cose alla bell’e meglio. D’ora in avanti, solo personale altamente qualificato potrà far funzionare tutto.

riforma condominiale
Riforma condominiale (Csa.cs.it)

La nuova legge mette un punto sull’abitudine della gestione condominiale “fai da te”. Questa riforma portata alla Camera ha fatto già discutere molto. Il suo obiettivo è quello di rivoluzionare la gestione dei condomini, a partire dai requisiti obbligatori che deve avere un amministratore per svolgere il suo lavoro.

Amministratori di condominio e regole di gestione: cambia tutto con la nuova legge

Revisori certificati, polizze assicurative, controlli sulla sicurezza previsti ogni anno. Questi sono sono alcuni dei punti toccati dalla riforma che vuole mettere mano nella gestione dei condomini italiani e cambiare radicalmente le cose. La nuova proposta è appena approdata alla Camera e rappresenta nientemeno che il prossimo futuro della gestione condominiale.

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Amministratori e gestione condominiale: come cambieranno le cose con la nuova legge (Csa.cs.it)

Spesso, il ruolo di amministratore condominiale è ricoperto da figure senza formazione. Ebbene, ad oggi si vuole superare questo modello e ricorrere a personale che possieda competenze professionali e requisiti accademici. In aggiunta, diventano obbligatorie le verifiche periodiche.

Con questa riforma, il governo punta a ridurre il contenzioso e garantire una maggiore sicurezza degli edifici, introducendo anche controlli strutturati riguardo la gestione economica degli stessi, la gestione amministrativa e tecnica. Parliamo di un cambio radicale rispetto alla precedente riforma del 2012.

Riforma condominiale: requisiti per gli amministratori e controlli annuali

Secondo quanto stabilito dal testo depositato alla Camera (atto 2692), chi vorrà assumere l’incarico di amministratore condominiale dovrà quantomeno possedere una laurea triennale, indipendentemente dal fatto che si tratti di un professionista esterno o uno dei proprietari dello stabile.

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Proposta di legge per riforma condominiale: le differenze rispetto ad ora (Csa.cs.it)

Altra novità riguarderà l’introduzione di un sistema di accreditamento centralizzato. Gli amministratori dovranno risultare iscritti a un elenco ufficiale, gestito dal MIMIT, Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Insieme a questo registro, ne nascerà uno ulteriore dedicato ai revisori condominiali, figure chiamate a gestire i bilanci dello stabile. A loro volta, i revisori per essere in regola con tale mansione, dovranno possedere una Certificazione UNI.

Le novità non finiscono qui: un nuovo insieme di regole mira a tutelare i proprietari e rendere più sicura la gestione finanziaria del condominio. Chi assume l’incarico dovrà presentare una polizza assicurativa personale che copre da eventuali danni in corso di mandato. La mancata stipula della polizza comporterà l’invalidità della nomina.

Nuova proposta di legge: le modifiche della gestione condominiale

La durata dell’incarico continuerà ad essere annuale e rinnovabile, tuttavia l’assemblea avrà la facoltà di revocare l’amministratore in qualsiasi momento. Dal punto di vista economico, invece, tutti i movimenti finanziari dovranno passare tramite un conto corrente intestato solo al condominio, evitando passaggi su conti personali e garantendo, in questo modo, la trasparenza e la tracciabilità di ogni pagamento.

I condomini di dimensioni medio-grandi avranno l’obbligo della presenza del revisore e per stabili con oltre 20 proprietari la nomina diventa automatica, con incarico biennale e senza rinnovo tacito. Ogni rendiconto annuale stilato dal revisore, una volta approvato dall’assemblea, dovrà essere depositato presso la Camera di Commercio.

Persino il tema della sicurezza degli immobili è stato preso in esame dalla riforma e rinnovato: oltre ai dati richiesti dal registro anagrafico, sarà resa obbligatoria una verifica tecnica annuale sulle parti comuni, da affidare a società specializzate e certificate nel settore della sicurezza e salute sul lavoro, le quali rilasceranno una “certificazione annuale” dello stato dell’edificio. Altro argomento su cui è intervenuta la proposta di legge riguarda il fondo delle opere straordinarie: sarà possibile aprire un cantiere e avviare i lavori anche sulla base del preventivo approvato, non solamente dopo aver raccolto l’intera somma, col rischio di lasciare i lavori in sospeso per anni.

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