Secondo gli esperti, non si dovrebbe superare questa cifra sul conto corrente: il limite consigliato per evitare rischi.
Italiani, popolo di risparmiatori. Forse una volta. Oggi è sempre più difficile riuscire a risparmiare denaro, tra costo della vita sempre più caro e stipendi fermi da decenni. È calato il potere di acquisto delle famiglie italiane e così si fa fatica anche solo a mettere da parte pochi euro al mese. Comunque sia, in un contesto di bassi rendimenti bancari, quanto conviene lasciare sul proprio conto corrente?

Beati coloro che riescono a risparmiare e ad accumulare denaro sul proprio conto. Tuttavia, secondo gli esperti esiste una cifra limite da tenere in banca per evitare rischi inutili. Una volta superata tale soglia, la gestione della liquidità personale diventa più complessa. Naturalmente, non parliamo di cifre irrisorie e di piccoli risparmi, ma di soglie elevate.
Conto in banca, meglio non superare tale soglia per evitare rischi nella propria gestione di liquidità
In realtà, le soglie di cui parlano gli esperti sono due, la prima facilmente raggiungibile da buona parte della popolazione, la seconda molto più elevata. Parliamo di 5 mila euro come prima soglia, oltre la quale è obbligatorio pagare un’imposta annuale di 34,20 euro. Si tratta di un bollo dal costo fisso per la gestione del deposito.
La seconda soglia è di 100 mila euro, ossia la somma massima garantita dal FITD, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che protegge i depositanti in caso di dissesto della banca. Si tratta di una copertura assicurativa. Se si supera tale soglia, il fallimento dell’istituto bancario non garantisce la restituzione del capitale eccedente.

Insomma, per chi se lo può permettere, meglio non depositare oltre 100 mila euro nello stesso istituto bancario, suddividendo la somma oppure intestandola a più intestatari. Ma quanto denaro è meglio lasciare sul proprio conto? Secondo gli esperti, la somma ideale è quella necessaria per coprire eventuali spese e per far fronte a eventuali emergenze. Di quanto si sta parlando?
Denaro sul conto corrente: qual è il deposito medio dei cittadini
È opportuno lasciare su un conto il denaro necessario per affrontare le spese mensili comuni, come affitto, utenze, spesa per l’acquisto di alimenti, più un margine per gli imprevisti, per una liquidità massima per coprire sei mesi. Questa quota permette di minimizzare i rischi sistemici e che possa perdere valore. Lasciare somme troppo elevate sul conto potrebbe portare a una serie di conseguenze negative.

Si può perdere valore a causa dell’inflazione, si assiste ad assenza di rendimento, con il denaro che non genera reddito, si rischia di perdere denaro in caso di fallimento della banca, in più ci sono i costi fissi da pagare annualmente. Ma allora, se si hanno soldi da parte, come gestirli?
Non si possono mica tenere in casa, e allora non resta che diversificare la liquidità. In che modo? Facendo investimenti a basso rischio, come i titoli di Stato, avere conti di deposito vincolati e che garantiscono tassi di interesse maggiori rispetto alla media, o ancora affidarsi a fondi monetari. Chi ha parecchio denaro da parte, inoltre, come accennato può distribuire il capitale tra più istituti.





