Pandoro, il più buono non è Balocco: a sorpresa il numero 1 nei test

Chi lo avrebbe mai detto, tutti credono che il pandoro più buono in assoluto sia il Balocco: i test sulla qualità negano tutto e sorprendono.

Non è il Balocco ad essere il pandoro più buono del supermercato: per questo Natale dobbiamo lasciarci sorprendere dai risultati dei test sulla qualità condotti per scovare i migliori prodotti tradizionali natalizi da mettere in tavola durante le feste.

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Il miglior pandoro, la classifica di Altroconsumo (Csa.cs.it)

E’ stato nientemeno che Altroconsumo a condurre i test di qualità sui pandori più gettonati e venduti dell’anno. Sappiamo che con l’arrivo del Natale, la grande distribuzione ha iniziato a mettere in mostra le offerte dei più disparati prodotti tradizionali e come ogni altro anno, la scelta è divenuta un momento cruciale per moltissime famiglie.

Test sui pandori, questo è ufficialmente il numero uno

Alla base dei test di valutazione, ci sono state delle vere e proprie esperienze sensoriali legate a un numero ampio di consumatori. L’obiettivo è stato trovare il prodotto nel quale risultano essere meglio bilanciati gli ingredienti e il gusto rispetto alla tradizione.

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Ha vinto tutti i test: questo è il miglior pandoro (Csa.cs.it)

I risultati hanno parlato chiaro. Il pandoro vincitore ha ottenuto i seguenti feedback: la conservazione è impeccabile, con numero di perossidi (indicatore dell’ossidazione dei grassi) ottimale, il che significa che siamo in presenza di materie prime fresche e di una corretta gestione della catena produttiva.

Ancora, è risultato essere privo di conservanti, persino di acido sorbico, nonostante quest’ultimo sia consentito dalla normativa. Il peso del prodotto rispetta quanto dichiarato sulla confezione, senza alcuna sorpresa negativa per chi acquista sulla base delle informazioni riportate all’esterno.

Questo è il pandoro che ha superato il test: primo posto in fatto di qualità

Emerge anche la sicurezza microbiologica del prodotto, senza alcuna anomalia come muffe o lieviti. Parliamo, pertanto, di standard produttivo elevato. Come tutti gli altri pandori testati, rientra oltre il 4% la percentuale di tuorlo presente, esattamente come richiesto dalla legge, caratteristica che va a garantire sapori e colori autentici.

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Il pandoro migliore che si possa portare a tavola a Natale (Csa.cs.it)

Quel che distingue realmente il nostro pandoro vincitore dagli altri suoi concorrenti è la scelta di non rientrare solamente nei requisiti minimi. Molti produttori, infatti, si limitano al rispetto dei quantitativi minimi pur di rientrare nei margini previsti dalla legge (come il 20% di burro), ottenendo dunque delle valutazioni appena sufficienti.

Al contrario, il pandoro numero uno della classifica di Altroconsumo, vede una pasta più gialla per la presenza delle uova, più morbida grazie all’uso di una dose abbondante di burro, più profumata per la modalità di lavorazione e la qualità delle materie prime nel loro complesso. E’ questo che va a differenziarlo dallo standard e fa parlare di aspirazione all’eccellenza.

Le caratteristiche di un pandoro di qualità superiore

Quando parliamo di ottimo pandoro, intendiamo un prodotto dalla forma ben definita, con una superficie dorata e asciutta, bolle interne piccole e ben distribuite (segno di una corretta lievitazione), colore giallo intenso, profumo fresco e naturale, dolcezza equilibrata e sapore di burro. A vincere il test e dimostrare alti standard qualitativi è stato il Pandoro Magnifico delle Tre Marie, seguito dal secondo e terzo posto rispettivamente da Conad Pandoro e Favorina della Lidl.

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