Antonella Clerici, durante la trasmissione È Sempre Mezzogiorno si è presa un minuto per ricordare un gesto d’amore calpestato dalla violenza.
Antonella Clerici ci accompagna, ogni mattina, con il programma È Sempre Mezzogiorno, uno show a tema culiario, leggero, divertente, curioso. Una trasmissione molto seguita, ormai storica, che alterna ricette con momenti leggeri. Nella puntata di ieri, però, la conduttrice si è presa un minuto per concedersi uno sfogo: ha ricordato un bellissimo gesto d’amore insozzato dalla maleducazione.
Le parole di Antonella Clerici, al termine della puntata di ieri di È Sempre Mezzogiorno, sono diventate testimonianza di affetto e di calore nei confronti di una comunità e nei confronti di una mamma che ha perso suo figlio. Un momento di grande emozione che ha commosso gli spettatori, portando l’attenzione su un tema importantissimo, quello della solidarietà.
Momento intenso a È Sempre Mezzogiorno: lo sfogo di Antonella Clerici
Le parole della Clerici, nella puntata di ieri, sollevano indignazione. La conduttrice ci è andata giù pesante, utilizzando toni duri, ma di fronte alla maleducazione e alla cattiveria, forse le sue parole sono apparse appropriate. Lo sfogo ha riguardato un episodio accaduto a Milano, in un campetto di basket dove un giovane di 15 anni, che si chiamava Alessandro, ha perso la vita.
Alessandro è morto nel 2017, proprio mentre stava giocando con i suoi amici in quel campetto. Dal quel giorno, per ricordarlo, sua madre ha trasformato l’area in un campo di girasoli, per avere Alessandro sempre nel cuore. Un fiore al giorno come simbolo di vita. Eppure, qualcuno ha deciso di vandalizzare il campo di girasoli, distruggendoli. Un atto vile che la Clerici ha condannato.
Durante la trasmissione, mentre si stava parlando di gentilezza, specie durante il periodo natalizio, la presentatrice ha messo in evidenza la necessità di essere gentili tutto l’anno: “A proposito di gentilezza, sapete che è un po’ la mia regola di vita, ne parlo sempre: c’è la notizia di questo campetto di basket a Milano che è invaso dai girasoli. Tutti i giorni una mamma porta un girasole al campetto per ricordare suo figlio Alessandro, morto mentre giocava con gli amici”.
Una questione di gentilezza: un tema da ricordare non solo a Natale
“Un cretino, un deficiente, non so come definirlo, ha deciso di strappare via tutti questi girasoli dicendo che non aveva senso, togliendo così anche l’unica speranza che questa mamma aveva, ossia il fatto di rendergli omaggio”. Le parole di Antonella sono dure, a testimonianza di quando l’episodio di vandalismo l’abbia scossa. Un gesto che indigna, poiché calpesta il dolore di una mamma.
Ma il vandalismo non può vincere, e così, la comunità si è stretta attorno alla donna: tutti i residenti del quartiere hanno piantato dei fiori gialli in quel campetto, trasformando la lotta singola, portata avanti dalla mamma, in una battaglia collettiva. È la forza della comunità che si è stretta attorno alla vittima, cancellando l’onta della violenza e dell’insensibilità.
