Agenzia Delle Entrate, assurdo controllo sui cittadini: la furia degli italiani

L’Agenzia delle Entrare rafforza i controlli su tutti i contribuenti, indaga anche sulla vendita della casa se il prezzo risulta sospetto.

Si rafforzano i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, puntando sulla vendita degli immobili, accertandosi che il prezzo di vendita sia in linea con quanto richiesto dal mercato. Un problema che sta creando dissapori tra i cittadini, soprattutto tra coloro che hanno urgenza nel vendere un immobile e sono disposti a scendere di prezzo.

Cittadino stressato e disperato
Contribuente esasperato dalle tasse – csa.cs.it

Secondo la Legge italiana, il cittadino che intenda vendere un bene, può farlo al prezzo che ritiene opportuno. Non esistono vincoli normativi che possono imporre un prezzo, e questo vale per qualsiasi bene in possesso, dalle automobili ai vestiti, dagli accessori elettronici fino alla propria abitazione. Eppure, per quanto riguarda un immobile, la questione è più complessa.

Vendita di un immobile a prezzo ribassato, per la leggere non è legittimo: le conseguenze

Vendere un immobile a un importo inferiore rispetto al valore catastale può procurare diversi grattacapi per il proprietario. In questo caso, la libertà di scegliere il prezzo di vendita più opportuno viola la legge. Dunque, è possibile fare (ed è una situazione prevedibile) qualche sconto sulla vendita di un immobile, ma non svenderlo.

Un prezzo troppo basso di vendita rischia di fare indispettire il Fisco, il quale avvia i dovuti accertamenti. Ma per quale motivo? Non è certo per garantire al venditore una vendita adeguata, ma l’Agenzia delle Entrate interviene per prevenire il rischio di evasione fiscale. Se si vende una casa a basso prezzo, l’operazione quasi certamente, salvo eccezioni particolari, è finalizzata all’evasione.

Vendita di un immobile
Vendita di un immobile – csa.cs.it

Le motivazioni che muovono l’Agenzia delle Entrate, a questo punto, sono più che legittime. La sproporzione di prezzo che va in contrasto con il valore catastale porta a inevitabili controlli fiscali, e la responsabilità grava sia sul venditore che sull’acquirente. Dunque, quando si vende un immobile, specie se non si ha come tramite un’agenzia immobiliare, la prima cosa da fare è verificare il valore catastale.

Valore catastale dell’immobile, necessario rispettarlo per non far scattare gli accertamenti del Fisco

Il calcolo del valore catastale prevede degli step precisi, come la rendita catastale dell’immobile, rivalutata del 5%, alla quale viene applicata la moltiplicazione del coefficiente fisso che varia in base alla destinazione d’uso. Una prima casa ha coefficiente di 110, le seconde case di 120. Il rischio di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate è maggiore quando si vende una seconda casa. Come proteggersi da eventuali accertamenti?

Denaro messo da parte per pagare le tasse
Lettera dall’Agenzia delle Entrate – csa.cs.it

Quando si effettua la vendita di un immobile, è bene allegare sempre l’atto di compravendita compilato da un perito, il quale certifica il prezzo concordato. La perizia deve essere completa, quindi bisogna descrivere lo stato dell’immobile, eventuali interventi di ristrutturazione, problematiche strutturali. La perizia non garantisce l’assenza di controlli da parte del Fisco, ma almeno fa stare tranquilli acquirente e venditore.

Tra le pratiche che destano maggiori sospetti rientra la donazione. In generale, la donazione di un immobile comporta un prezzo bassissimo rispetto al suo reale valore. Tanti evasori si nascondono dietro la pratica della falsa donazione, perciò la raccomandazione è quella di optare per la compravendita trasparente grazie al supporto di un notaio.

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