Arrivano cattive notizie da parte dell’INPS, ridotto un sussidio importante e molto diffuso: la novità a partire dal prossimo 1 gennaio 2026.
Cattive notizie per quanto riguarda alcuni sussidi, in particolare il sussidio maggiormente richiesto dalla popolazione e aiuto concreto per tante famiglie d’Italia. Il Governo è stato costretto a ritoccare in Legge di Bilancio alcuni bonus sociali, tra cui l’Assegno di Inclusione, la misura di sostegno economico e sociale erogata dall’INPS. Cosa cambierà dal prossimo anno?

Le novità a partire dal prossimo 1 gennaio 2026, con l’Assegno di Inclusione, che da tempo ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, destinato ai nuclei familiari in difficoltà economica e con all’interno soggetti minorenni, disabili, Over 60 o in condizioni di svantaggio. Un aiuto importante per reintrodurre i cittadini nel mondo del lavoro o per garantire un paracadute economico a chi non può lavorare.
Novità per l’Assegno di Inclusione, dal prossimo anno eliminata una mensilità
L’Assegno di Inclusione è un bonus sociale che aiuta le famiglie a far fronte alle spese, ma non è solo un sussidio economico, è anche uno strumento di inclusione lavorativa e sociale che permette al cittadini di poter ricominciare a lavorare. Questa misura viene erogata ogni mese sulla carta bancomat o carta Postepay. Ha validità di 18 mesi, dopodiché deve essere rinnovato.
Uno strumento essenziale per migliaia di cittadini, eppure, dal prossimo gennaio subirà dei tagli. Con la Legge di Bilancio 2026 appena approvata, infatti, è stata eliminata una mensilità. Se da una parte, l’Assegno di Inclusione è ormai diventato misura strutturale, dall’altra parte ha subito delle modifiche non proprio positive, a cominciare dai tempi di rinnovo.

Dal prossimo anno, l’Assegno non sarà più rinnovabile dopo 18 mesi, bensì dopo 12 mesi, dunque una volta all’anno, ma si può rinnovare diverse volte, se la famiglia mantiene gli stessi requisiti. Oltre a questo, però, c’è un’altra importante novità: il sostegno economico sarà erogato per undici mesi e non per dodici mesi, eliminando, di fatto, una mensilità.
Eliminazione di una mensilità per l’Assegno di Inclusione, cosa cambia nel 2026
Si stima che a beneficiare dell’Assegno di Inclusione siano circa 750 mila nuclei familiari italiani. Secondo quanto calcolato in Legge di Bilancio, il sostegno sarà erogato per undici mesi e non per l’anno intero, per via della diminuzione nelle tempistiche di rinnovo. Se prima il bonus social doveva essere rinnovato ogni 18 mesi, come accennato in precedenza, prevedendo un mese di pausa, ora il rinnovo è una volta l’anno, mantenendo sempre il mese di pausa per il rinnovo.

Un mese di pausa è obbligatorio, inoltre, scompare anche il bonus da 500 euro che, nel 2025, ha ammortizzato la sospensione forzata. Dunque, le famiglie sono chiamate a pianificare con maggiore criterio il proprio bilancio domestico. Tuttavia, nonostante la brutta notizia, il fatto che l’Assegno di Inclusione sia ormai diventato misura strutturale è un bene per tutti, poiché si trasforma in strumento di aiuto sicuro e affidabile.





