CAF, saldo IMU: occhio a non farti fregare, quanto dovresti pagare il servizio del centro assistenza

E’ giunto il pagamento della seconda rata di IMU, ma non farti fregare dal CAF: ecco quanto dovresti pagare (o non) il servizio.

Dopo la notizia che alcuni cittadini saranno così fortunati da non dover saldare la seconda rata dell’IMU, arrivano chiarimenti sull’importo che si dovrebbe pagare o no, se ci si rivolge al CAF.

documento imu e banconote 100 euro
CAF, quanto costa pagamento IMU (csa.cs.it)

Il servizio del Centro Assistenza Fiscale spesso non deve essere pagato, in altri casi ha un costo minimo e in altri varia in base all’ufficio al quale ci si rivolge.

CAF, quanto costa fare l’IMU per il saldo di dicembre?

L’avvicinarsi del 16 dicembre 2025, data entro la quale deve essere versato il saldo IMU, porta inevitabilmente a chiedersi quanto costi davvero lasciare che qualcun altro si occupi di tutto. L’F24, per molti, è ancora un’incognita.

Molte persone scelgono di rivolgersi a un Centro Assistenza Fiscale per il calcolo dell’IMU, perché è proprio questa la parte che crea più difficoltà. Determinare l’imposta annuale tenendo conto delle nuove delibere comunali e sottrarre correttamente l’acconto già pagato non è sempre immediato.

mani che contano banconote 50 euro
Pagamento dicembre IMU (csa.cs.it)

Gli errori possono portare a versare più del dovuto, oppure a trovarsi successivamente a dover giustificare un pagamento errato. La certezza di avere un professionista che controlla i dati catastali, applica le aliquote esatte e compila ogni campo dell’F24 porta un evidente senso di sicurezza.

Il costo, però, non è uniforme. Non esiste un listino nazionale e ogni CAF stabilisce le proprie tariffe in base al territorio, al tipo di servizio richiesto e, in alcuni casi, alla fidelizzazione del cliente. In molte sedi il servizio è gratuito per i tesserati o per chi si è già rivolto in passato allo stesso centro. Altri chiedono una cifra contenuta, spesso simbolica. In generale, il prezzo medio per il pagamento della tassa tramite CAF si aggira intorno ai 5 euro, mentre alcune sedi arrivano a richiedere fino a 10 euro.

Diverso è il discorso per chi non ha bisogno solo dell’invio del modello ma anche del calcolo dell’imposta. In questo caso il costo può variare tra i 5 e i 20 euro, a seconda della complessità del caso. Un singolo immobile con aliquota ordinaria richiede pochi minuti. Situazioni con comodato d’uso, cambi di proprietà, eredità o variazioni catastali necessitano di più tempo e competenza. Anche le delibere locali possono rendere i calcoli più impegnativi, soprattutto nei Comuni che modificano con frequenza le aliquote.

Quali documenti servono?

Chi decide di recarsi a un CAF per il pagamento o il calcolo deve presentarsi con i documenti corretti. Le visure catastali aggiornate, gli atti di acquisto o di vendita, gli estremi di eventuali successioni, i contratti di comodato quando esistono, diventano indispensabili per avere un conteggio esatto. In presenza di esenzioni, come nei casi previsti per alcune abitazioni o condizioni familiari, servono anche le certificazioni che dimostrano il diritto al beneficio.

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