Bancomat, occhio ai soldi che prelevi: per 300€ finisci nei guai

Bancomat, spuntano sempre fuori spiacevoli sorprese: come prelevare 300 euro e ritrovarsi nei guai. Ecco cosa può accadere.

Contanti o carta? Ci ritroviamo spesso a porci questa domanda, valutando il modo migliore per effettuare pagamenti. A volte la decisione ricade anche sulla comodità di non dover passare fisicamente a dover ritirare i soldi.

bancomat con segnale pericolo
Bancomat, occhio ai prelievi (csa.cs.it)

Oltre al dettaglio della comodità, non bisogna neanche sottovalutare spiacevoli eventi che possono capitare quando ci si ritrova al bancomat, come finire nei guai per un “prelievo” di 300 euro. Capiamo cosa è accaduto e le conseguenze.

Bancomat, occhio ai soldi che prelevi: puoi finire in grossi guai

In molti ricorderanno da bambini il fascino del bancomat, quella macchina che sembrava creare soldi dal nulla. Crescendo, il meccanismo diventa chiaro, eppure esiste chi continua a considerare il denaro trovato come un caso fortunato. Ogni banconota non appartenente a chi la prende è un bene altrui e per la legge questo principio è intoccabile.

Se qualcuno trova soldi già erogati da un ATM e non appartengono al suo conto, è obbligato a restituirli. Il ritiro automatico della macchina dopo alcuni secondi prova che, se le banconote restano all’esterno, appartengono a un cliente che per distrazione le ha lasciate.

mano che prende banconota da 5 euro dal bancomat
Bancomat, cosa fare con soldi trovati (csa.cs.it)

Tenere quel denaro non è una leggerezza ma un furto, con pene che vanno dalla multa alla reclusione. La legge italiana prevede sanzioni da 154 a 516 euro e la possibilità di una condanna da sei mesi a tre anni, sempre su querela della persona danneggiata. Per i più vulnerabili, come minori o persone incapaci di tutelarsi, questo passaggio non è nemmeno necessario.

Molti episodi mettono in luce un comune fraintendimento. Chi si trova davanti a banconote lasciate nello sportello spesso prova un impulso di entusiasmo misto a sorpresa. La realtà giuridica è molto più solida di qualsiasi istinto: quel denaro conserva sempre un proprietario preciso. L’unica scelta corretta è consegnarlo immediatamente alla banca o alle forze dell’ordine indicando luogo e orario, così che la somma possa essere restituita a chi ne ha diritto.

Cosa accade quando invece l’errore è del bancomat?

Esiste un’altra possibilità, più rara, che può confondere anche chi agisce con buone intenzioni. A volte un bancomat può erogare più soldi di quelli richiesti, senza addebitare nulla sul conto del cliente. In questi casi la somma non appartiene a un altro privato ma alla banca stessa.

Anche se non esiste un diretto danneggiato visibile, il denaro non diventa automaticamente di chi lo riceve. La questione si sposta in un’altra zona della legge: quella dell’appropriazione indebita.

mani di uomo con manette
Bancomat, arresto per appropriazione indebita (csa.cs.it)

In questa situazione non si parla più di furto perché manca l’intenzione iniziale di sottrarre un bene altrui. Si tratta invece di trattenere ciò che è stato ricevuto in modo sbagliato e senza diritto. Le sanzioni sono più severe: da due a cinque anni di reclusione e multe che possono superare i 1.000 euro, con azione penale avviabile su querela.

Il reato è lo stesso che si configura quando arriva per errore un bonifico non destinato al proprio conto e si decide di non restituirlo. Anche qui il vero proprietario può sempre richiedere indietro la somma, insieme agli eventuali interessi.

Il caso: preleva 300 euro dal bancomat e finisce nei guai

Un uomo ha prelevato 300 euro da un bancomat credendo di non fare nulla di scorretto, sostenendo che il denaro fosse frutto di un guasto tecnico. La ricostruzione opposta parla invece di banconote dimenticate da un altro cliente.

Due versioni, una sola certezza, non ogni banconota trovata è una fortuna improvvisa. Questo accade non solo in Germania, dove la vicenda è nata, ma ovunque. E anche in Italia la legge è molto precisa nel distinguere ciò che è lecito da ciò che diventa reato.

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