IMU 2025, sapevi che forse non devi pagarlo? Non sprecare soldi

IMU 2025, non sempre si deve pagare: ci sono casi infatti nei quali non devi saldare l’imposta, ecco quando non devi versare neanche 1€.

Dopo l’attenzione posta dall’Agenzia delle Entrate sulla tempistica di conservazione dei documenti inerenti alle proprie pratiche, arriva una richiesta di controllo su chi deve pagare l’IMU e chi no. Una imposta che spesso fa esasperare gli italiani e che non sempre, a quanto pare, bisogna pagare.

banconote euro con calcolatrice
IMU 2025, chi non deve versare l’imposta (csa.cs.it)

Ogni anno, quando arriva dicembre, milioni di persone si preparano al consueto appuntamento con l’IMU, non tutti sanno però che non sempre l’imposta è dovuta. Entro il 16 dicembre 2025 dovrà essere pagata la seconda rata dell’IMU 2025, ma in molti casi il versamento non sarà necessario.

IMU, quando non va pagata

La normativa prevede un importo minimo, al di sotto del quale non è obbligatorio effettuare il pagamento. Un dettaglio che può sembrare non importante, ma che in realtà è pensato per evitare “problemi” cosicché lo Stato e i Comuni non si trovino a gestire versamenti di piccole somme, il cui costo di riscossione sarebbe superiore al pagamento stesso.

Il limite minimo stabilito a livello nazionale è di 12 euro annui. Se l’importo complessivo dell’imposta dovuta per il 2025 non supera questa soglia, il contribuente non è tenuto a versarla.

casetta fatta con banconote 100 euro
IMU, dettaglio pagamenti (csa.cs.it)

Alcuni Comuni può capitare che possano anche abbassare tale soglia ad esempio portandola a 10 euro, ma non possono aumentarla.

Ma come si calcola questo importo? Non conta la singola rata, ma l’ammontare totale dell’imposta per tutto anno. Quindi anche se la prima rata versata a giugno fosse inferiore ai 12 euro, non si può parlare di esenzione automatica. Bisogna considerare la somma totale di acconto e saldo. Solo se il totale annuo resta sotto la soglia minima, il versamento non sarà da portare a termine.

Un altro punto che spesso genera confusione riguarda chi possiede più immobili o divide la proprietà con altri. In questi casi, la regola dell’importo minimo va applicata singolarmente a ogni contribuente. Quindi facciamo l’esempio di quattro persone che risultano comproprietarie di un immobile e la tassa complessiva ammonta a 40 euro, ognuno dovrà versare solo 10 euro, nessuno pertanto dovrà pagare l’imposta.

Cosa accade se sono proprietario di più immobili nel medesimo Comune? In questo caso l’importo minimo sarà calcolato sulla somma delle imposte dovute sul totale delle proprietà. Quindi se l’importo supera i 12 euro, il pagamento sarà obbligatorio e avverrà sempre tramite modello F24 o PagoPa e a favore del Comune dove si trovano gli immobili.

La prima rata dell’IMU scade il 16 giugno 2025, mentre il saldo va versato entro il 16 dicembre 2025. Le aliquote definitive saranno pubblicate sul portale del Ministero delle Finanze entro il 28 ottobre, dopo essere state deliberate dai singoli Consigli comunali attraverso il sistema di gestione digitale “Gestione IMU”, previsto dalla legge 160 del 2019.

Un piccolo dettaglio che può sembrare un’inerzia ma che a conti fatti può far risparmiare qualche soldo ai cittadini italiani. Sapere tutti i cavilli può essere utile ed evitare saldo di imposte non dovute.

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