Milioni di persone, ogni giorno, tentano la fortuna giocando al gratta e vinci: in caso di vittoria, quanto denaro viene trattenuto dal Fisco?
Ogni giorno milioni di persone tentano la fortuna giocando al gratta e vinci, acquistano una schedina con pochi euro, sperando di vincere ingenti somme, magari di diventare ricchi. Vincere a questi giochi non è semplice, al massimo si possono vincere pochi euro, i più fortunati riescono a intascare 50, 100 o 200 euro. Ma il sogno di cambiare vita è destinato a sfumare, nella quasi totalità dei casi.
Nonostante le percentuali di vittoria siano irrisorie, milioni di persone tentano lo stesso, con la speranza di vincere bene, anche qualche migliaio di euro, tanto per riprendere fiato e pagare i conti in sospeso. Non tutti sanno, però, che tutte le vittorie superiori ai 500 euro sono tassate. Si tratta di un aspetto essenziale del gioco e delle vincite. Come si calcolano le tasse su, ad esempio, 10 mila euro?
Il gioco d’azzardo più semplice e intuitivo al mondo è appunto il gratta e vinci: si acquista la schedina e si grattano i numeri. A secondo dei risultati, si vincono dei premi, che possono variare in base alla tipologia di schedina. Naturalmente, tutti i giocatori sperano di intascare cifre elevate. Come funziona la tassazione sulle vincite? Attualmente, sono tassate le vincite superiori ai 500 euro.
La tassazione è pari al 20% delle vincite. Dunque, in caso di vittoria di 10 mila euro, il 20% dell’importo viene trattenuto dal Fisco. Nel dettaglio, però, il Fisco trattiene il 20% su una prima somma minima, stabilita in 500 euro, e poi applica una doppia tassazione, sempre del 20% del restante importo. Cosa significa? Che su una vittoria di 10 mila euro, vengono tassate prima 500 euro, poi 9.500 euro.
Il 20% dell’importo è pari a 1.900 euro. Una vittoria di 10 mila euro, dunque, porta a una vincita di 8.100 euro netti. Le tasse sono trattenute direttamente presso il punto vendita, in modo tale che il giocatore riceva soltanto la somma che gli spetta. Su una vittoria di 1.000 euro si applica lo stesso calcolo, dunque si pagano 100 euro di tasse, e la vittoria netta è di 900 euro.
Su una vincita di 50 mila euro si pagano 9.900 euro di tasse, portandosi a casa 40.100 euro. Insomma, la tassazione è elevata, tuttavia, non incide troppo sull’importo netto, quello che mettiamo nel nostro conto corrente, in caso di vittoria. Si tratta di un metodo di tassazione studiato negli anni, poiché accontenta sia il giocatore che lo Stato.
Le tasse valgono una parte significativa, ma il desiderio di tentare la sorte rimane intatto. È importante, quando si gioca, conoscere tale meccanismo, per poi non restare con l’amaro in bocca, in caso di vincita. Stesso funzionamento per i giochi a quiz che vediamo in televisione. Tutti i premi, anche in questo caso, sono tassati, oppure erogati in gettoni d’oro, e quindi soggetti a tassazione una volta trasformati in denaro.
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