Viaggiare gratis in autostrada, fai grande attenzione a tutti i comportamenti: attenzione massima, rischi di dover risarcire.
Quando ci spostiamo in città, dobbiamo mantenere sicuramente delle velocità sostenute per non rischiare problemi con la legge ed incidenti. Ci sono però delle strade in cui possiamo aumentare (e non di poco) la velocità di percorrenza.
Se dobbiamo fare grandi spostamenti, infatti, prendiamo sicuramente l’autostrada: secondo quanto svelato dal Codice della Strada italiano, parliamo di una via di comunicazione progettata per la circolazione ad alta velocità che si distingue dalla viabilità ordinaria. Le direzioni di marcia sono separate da uno spartitraffico invalicabile e ogni carreggiata deve avere almeno due minime corsie di marcia. Una corsia laterale, invece, viene dedicata alla sosta di emergenza dei veicoli in avaria: non ci sono incroci e non ci sono semafori.
Rispetto ad altre strade, sull’autostrada ci sono cartelli di colore verde ed il limite standard sale a 130 km orari. In caso di pioggia, invece, scende a 110 km orari mentre in alcune tratte c’è la possibilità di salire a 150 km orari. La maggior parte della rete italiana è a pagamento: il costo viene indicato in base ai chilometri percorsi: negli ultimi anni, le tariffe sono anche aumentate notevolmente, con un incremento dell’1,31% nel solo 2025. Tutti sognano dei metodi per poter attraversare l’autostrada senza pagare: ciò non è assolutamente possibile. State attenti a tutto quello che fate perché il rischio di sanzioni o peggio di risarcimenti è piuttosto alto. Per capire cosa può succedere in caso di frode o di mosse astute da parte degli automobilisti, vi sveliamo subito un caso recente.
In autostrada, le regole da osservare sono sicuramente più stringenti: nelle corsie non è assolutamente ammessa la retromarcia, nemmeno al casello. Fatta questa piccola premessa, parliamo adesso del caso che ha lasciato di stucco gli italiani.
Un artigiano ligure, per oltre un anno, avrebbe attraversato i caselli di Liguria, Toscana ed Emilia Romagna senza versare neppure un euro. Il protagonista della vicenda avrebbe effettuato 51 passaggi irregolari, per un danno da 2200 euro. Il cinquantenne è finito a processo a Genova con l’accusa di truffa ai danni di Autostrade.
A bordo della sua Fiat Panda, il ligure utilizzava biglietti smagnetizzanti: in questo modo non usciva il casello di ingresso e diventava impossibile effettuare il calcolo del pedaggio. Per questo motivo, l’uomo riusciva a superare il casello senza sborsare un euro: per quattordici mesi, i suoi viaggi non hanno richiesto costi (tra il 2021 e il 2022). Gli agenti, individuata la truffa, hanno presentato una querela: sequestrata anche l’auto dell’uomo.
Per evitare problemi con la legge, l’uomo ha deciso di risarcire tutti i 2200 euro ad Autostrade: per questo motivo, il reato è stato estinto e il cinquantenne ha riavuto anche la sua vettura.
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