Una creazione innovativa ti sostituirà in tutto per tutto con il tuo bucato, da quando lo tirerai fuori dalla lavatrice fino a quando lo dovrai stirare. Tu sta fermo, fa tutto lui.
Ora che siamo nel XXI secolo ci risulta difficile immaginare qualcosa di nuovo in grado di facilitarci la vita e di intrattenerci. Abbiamo tutto a portata di mano e di clic. Vent’anni fa, per dire, sarebbe stato impensabile guardare un film od una serie tv per tutte quante le sue stagioni già nell’immediato da un telefonino. Ed invece proprio loro sorsero gli smartphone, che hanno cambiato la quotidianità del mondo intero. Ed in ambito domestico, la domotica ha fatto passi da gigante.
Oggi puoi accendere le luci, il televisore (che nel frattempo è diventato ultrapiatto ed anche ultraleggero) e tanto altro con un semplice comando vocale. E gli elettrodomestici in genere occupano meno spazio, hanno un aspetto che meglio va a completare l’arredamento, consumano di meno e sono più efficienti. In alcuni casi poi sono multifunzione, fanno tutto meglio e persino con tempi ridotti. Ce n’è uno nuovissimo che asciuga e stira il tuo bucato, roba davvero da non credere se paragonato anche solo a pochi anni fa.
Quante volte ci siamo trovati in hotel, magari la sera prima di un appuntamento importante, con l’unica camicia pulita ridotta a un ammasso di pieghe o, peggio, ancora umida dopo un lavaggio d’emergenza nel lavandino? È un classico del viaggiatore, ma a quanto pare qualcuno ha deciso che è ora di finirla con i ferri da stiro preistorici delle reception o i phon usati come improbabili asciugatori. Su Kickstarter è apparso un oggettino che sembra uscito da un film di fantascienza in miniatura: si chiama Launbot.
A prima vista sembra quasi un powerbank o un piccolo proiettore, ma in realtà è un concentrato di tecnologia pensato per chi vive con la valigia in mano. L’idea di Zera Lab, l’azienda che lo ha progettato, è semplice ma geniale: un robot portatile che asciuga e stira i vestiti in totale autonomia. Il Launbot si appende ovunque e utilizza dei particolari “airbag” (uno per i busti come camicie e maglie, uno per i pantaloni) che vengono gonfiati d’aria calda dall’interno. In pratica, il vestito viene “indossato” da questa sagoma gonfiabile che, espandendosi, tende le fibre del tessuto eliminando le pieghe.
Ma la vera chicca è all’interno. Non c’è una resistenza elettrica vecchia scuola, ma un riscaldatore basato sul grafene. Questo permette di raggiungere temperature precise in tempi record, riducendo drasticamente i consumi energetici rispetto a un asciugatore tradizionale. Due piccole turbine comprimono l’aria e la fanno circolare costantemente, mentre un chip monitora tutto per evitare che il calore rovini i capi più delicati, come la seta o il lino.
Oltre a togliere le pieghe e asciugare i vestiti in pochi minuti (si parla di cicli che partono da circa 30 minuti), il Launbot fa anche “pulizia profonda”. Integra infatti un sistema a raggi UV-C che serve a sterilizzare i tessuti, eliminando acari e batteri che spesso proliferano quando i vestiti restano chiusi troppo a lungo in valigia o non vengono asciugati correttamente.
C’è persino la possibilità di inserire delle fragranze per dare quel tocco di bucato fresco che, dopo ore di viaggio, è un vero miraggio. Le dimensioni sono il suo punto di forza: pesa circa 600 grammi e sta comodamente in un angolo dello zaino. Funziona con prese da 100 a 240V, quindi è un vero cittadino del mondo.
Ed è super silenzioso: con circa 45 dB di rumore, potete lasciarlo lavorare in stanza mentre guardi la TV o dormi, senza che sembri di avere un jet privato acceso accanto al letto. Il prezzo di lancio si aggira intorno a cifre molto competitive per chi viaggia spesso per lavoro. Se manterrà le promesse, il Launbot potrebbe diventare davvero un must have.
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