Gli istituti bancari stanno invitando i titolari dei conti correnti al prelievo dei contanti: perché questa manovra? Ecco cosa sta succedendo.
Sono molti gli istituti bancari che stanno inviando una segnalazione ai correntisti, invitandoli al prelievo dei contanti. Confusi, i titolari dei conti non possono che fidarsi e correre presso lo sportello più vicino per svuotare il conto dei risparmi e portarli a casa in forma cartacea. A cosa è dovuto questo caos?
In Europa, buona parte delle banche sta consigliando ai clienti di ricorrere al prelievo. Gli avvisi che stanno ricevendo i correntisti, vanno contro lo stesso interesse degli istituti bancari: di norma, infatti, scoraggiano il prelievo e invitano all’uso dei pagamenti digitali.
E’ bene prestare attenzione alla comunicazione ricevuta dal proprio istituto bancario. Come si può intuire, la richiesta appare anomala e sta scatenando un allarme di vasta portata. Addirittura, tanto appare inusuale questa richiesta, molti clienti hanno ritenuto che potesse trattarsi di una truffa. Approfondiamo la questione.
Paesi Bassi, Polonia, Paesi Scandinavi e via dicendo, sono sono alcuni tra i Paesi protagonisti della vicenda del contante. Per chiarire ogni dubbio riguardo la richiesta avanzata dall’istituto di credito, è bene far chiarezza su questioni di sicurezza del proprio conto e della propria disponibilità.
Nei messaggi inviati, le banche fanno presente che non è necessario prelevare l’intera disponibilità del conto. E’ sufficiente, infatti, tenere in tasca o in casa un paracadute minimo che può servire a contrastare eventuali imprevisti. Ma quali imprevisti temono banche di grande portata?
Le richieste dei singoli istituti si rifanno ad un ordine generale della BCE, la Banca Centrale Europea, la quale invita ciascun correntista a tenere in casa il minimo indispensabile per poter contrastare uno stato di emergenza. Non parliamo di cifre importanti, ma solo di precauzione e sicurezza.
Quello che temono le banche è un’interruzione improvvisa dei servizi a causa di gravi emergenze come cyber-attacchi, blackout o crisi sistematiche di qualunque genere, in grado di bloccare i pagamenti elettronici. La disponibilità (anche minima), di contante, assicurerebbe di restare coperti e fronteggiare questi imprevisti.
Tutto sta nel garantire a sé stessi e alla propria famiglia, le transazioni essenziali. Va comunque ricordato che i singoli istituti sono tenuti al monitoraggio dei movimenti effettuati in relazione al contante, come prelievi e versamenti (se di importi elevati), per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.
Non è affatto raro che un istituto bancario chieda giustificazioni in fatto di prelievi o versamenti di cifre importanti. Proprio per questo, di norma, sono istituiti dei limiti su ciascun conto e non è possibile movimentare importi elevati di contante a proprio piacimento. Sostanzialmente, la richiesta degli istituti che invita al prelievo non è una truffa né un caso di emergenza: trattasi solamente di un invito alla prudenza.
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