Buone notizie per coloro che intendono approcciare al mondo delle energie rinnovabili: c’è un bonus da richiedere a partire dal 3 dicembre.
Il tempo sta per scadere: chi ha intenzione di installare un impianto fotovoltaico e rendere la propria abitazione green ed ecosostenibile, può usufruire del Bonus Rinnovabili, purché la domanda venga inviata a partire dal 3 dicembre. L’avvio, pertanto, è vicino.
A finanziare i contributi del Bonus è il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE). L’obiettivo è quello di incrementare l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (FER) passando attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici o termo-fotovoltaici.
Rientrano tra le spese co-finanziabili anche i sistemi di stoccaggio elettrochimico “behind the meter” collegati all’impianto. Per non lasciarsi sfuggire l’occasione, la domanda va inviata a partire dal 3 dicembre 2025 e i termini scadranno il 3 marzo 2026.
Tra le agevolazioni previste, abbiamo un contributo in conto impianti, secondo il regime “aiuti di Stato GBER”; l’intensità massima degli incentivi (fino al 58% per il fotovoltaico, fino al 63% per il termo-fotovoltaico e fino al 48% per i sistemi di stoccaggio); dei bonus pari a +5% per moduli fotovoltaici di categoria speciale e un massimale agevolabile per ogni singolo progetto pari a 30 milioni di euro.
Tali agevolazioni sono calcolate sulla base delle spese ammissibili (come l’IVA recuperabile), le spese per lo stoccaggio se connesse all’impianto FER nonché eventuali premialità calcolate in base all’assegnazione di bonus specifici (+5 punti percentuali se si opta per fotovoltaici in Registro ENEA categoria B o C; +2 punti per le categorie A; +2 punti in caso di possedimento della certificazione ISO 50001).
L’invio della domanda è possibile dalle ore 10:00 del 3 dicembre e la modalità per fare richiesta del Bonus è esclusivamente in via telematica, tramite la piattaforma GSE dedicata. Tra i progetti finanziabili, rientrano: l’acquisto, il trasporto e l’installazione di impianti fotovoltaici o termo-fotovoltaici.
Ancora, i sistemi di stoccaggio elettrochimico (se almeno il 75% dell’energia proviene dall’impianto fotovoltaico collegato); le opere civili e connessione alla rete elettrica nazionale; i costi di messa in esercizio e collaudo; la relazione tecnica asseverata da professionista abilitato.
Al contrario, non possono essere finanziate le spese sostenute per il solo stoccaggio senza impianto FER; le opere murarie generali se non necessarie per l’installazione dell’impianto; i beni usati e non nuovi di fabbrica; impianti collocati su suolo a terra; leasing o locazione finanziata per gli impianti.
Tra i beneficiari del Bonus abbiamo le imprese di qualsiasi dimensioni, comprese reti di imprese; gli stabilimenti produttivi ubicati in aree industriali, produttive o artigianali all’interno di comuni con più di 5000 abitanti; i progetti in regioni meno sviluppate come Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
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