Tutti facciamo la spesa al supermercato e molti di noi commettono un errore che pesa moltissimo sulle nostre finanze: di cosa si tratta.
Al supermercato abbiamo tutti le nostre abitudini: chi arriva con la lista scritta a mano, chi va a intuito, chi riempie il carrello e poi decide cosa tenere. E poi c’è la scelta del metodo di pagamento, quella che facciamo senza pensarci troppo, perché tanto è uguale. Solo che, a quanto pare, uguale non lo è per niente.
Negli ultimi anni abbiamo dato per scontato che usare carte e app sia la cosa migliore in assoluto. Veloce, comodo, immediato. E in parte è vero: ormai in tasca abbiamo più plastica che contanti, e la spesa la paghiamo quasi sempre così. Il problema è che, a forza di semplificare tutto, ci sfugge un dettaglio che ha un impatto enorme sul nostro portafoglio.
E no, non c’entrano truffe o chissà cos’altro, è qualcosa di molto più quotidiano, qualcosa che succede ogni volta che passiamo alla cassa. E che moltissime persone scoprono tardi, quando magari si rendono conto che quel “non ho comprato niente, eppure ho speso una fortuna” diventa la norma settimana dopo settimana.
La verità è che non si tratta di incompetenza o disattenzione. È proprio un meccanismo del cervello: cambiamo metodo di pagamento e cambia anche il modo in cui percepiamo ciò che stiamo facendo.
Eppure, ogni volta che ci lamentiamo della spesa sempre più cara, raramente ci chiediamo se anche il nostro comportamento alla cassa possa influire.
Gli esperti in realtà lo ripetono da anni. Ma la maggior parte delle persone non ci bada, perché nessuno ama pensare che un semplice gesto, che dura tre secondi, possa pesare così tanto sui nostri fondi.
Eccolo l’inghippo. L’errore che molti commettono ogni singola settimana: pagare la spesa con la carta di credito.
Non è una questione di sicurezza, non è che la carta non va bene in generale. Il problema è psicologico.
Quando si paga con la carta di credito, la percezione della spesa si abbassa drasticamente. È come se il denaro non uscisse davvero dalle nostre tasche. Niente banconote che spariscono, niente portafoglio che si alleggerisce, niente limiti fisici, solo un beep.
Gli studi confermano che chi paga con carta di credito tende a spendere di più, anche quando ha lo stesso budget di chi usa i contanti.
Quando non tocchi il denaro non ne avverti il peso. Hai sempre a disposizione tutto il saldo del tuo conto, quindi quando fai la spesa non badi troppo se hai preso un prodotto più caro o qualcosa in più. Acquisti impulsivamente senza nemmeno rendertene conto. E succede anche con le prepagate: il cervello registra comunque un distacco tra te e il denaro.
Se hai un budget preciso per la spesa settimanale, uscire di casa con una cifra definita ti costringe a fare scelte consapevoli. Sai quanto puoi spendere e lo vedi diminuire fisicamente, euro dopo euro. Insomma, la carta usiamola, ma proprio quando non possiamo farne a meno. Per educarci al denaro, meglio tornare un po’ al contante, che male non può fare!
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